L’intervento consiste nella costruzione di un edificio residenziale composto da 9 unità immobiliari distribuite su tre piani fuori terra. Il progetto tiene conto del contesto oltre che dell’orografia e della forma del lotto, che ne hanno condizionato, ed in parte guidato, lo svolgimento. L’edificio, infatti, è formato da volumi sfalsati fra loro, ognuno con tetto a falde indipendente, in modo da sistemare gli alloggi di ogni piano su tre differenti quote altimetriche così da seguire la naturale orografia del terreno in declivio.
Il progetto è indirizzato verso la ricerca di asimmetrie volumetriche che, facendo perdere importanza alla dimensione, accreditano la percezione di accorpamento di volumi distinti e “privati” ad evitare, fino ad annullare, il rischio di generare il “condominio” che la dimensione urbanistica renderebbe ipotizzabile. Il nuovo edificio tende a conciliare caratteristiche di modernità formale con uso di materiali costruttivi facilmente riconducibili all’immagine radicata nel contesto ambientale di riferimento, dove, benché con caratteristiche di posa che segnano l’evoluzione del gusto, sono costantemente presenti la pietra ed il legno.